lunedì 13 maggio 2013

a mia madre


A mia madre.

Chissà se è vero, come dicono tutti, che ci somigliamo.
Chissà se anche tu sei la persona più insicura che conosci e non lo dimostri.
Chissà se anche tu sei stata sfortunata in amore.
Chissà se io un giorno avrò figli.
Chissà se avrò una figlia che mi somiglierà.
Chissà se ciò che odio in te è quello che più mi somiglia.
Chissà se sei diventata fredda nel tempo.
O più calda nel tempo.
Chissà se pensi di aver sbagliato e invece non è vero.
Se pensi di non aver sbagliato e invece è vero.
Chissà se ci somigliamo solo all’apparenza o molto di più.
Molto di più di ciò che pensiamo.
Chissà se ami.
Chissà se come me sei legata alle abitudini.
All’apparenza.
Se vorresti essere diversa.
Chissà se conta l’aspetto fisico nel carattere.
Chissà se da grande ti somiglierò sempre di più.
Chissà se hai paura.
Se ti senti sola.
Chissà perché in compagnia siamo le più simpatiche.
Chissà se quando sei sola sei diversa.
Chissà perché dormi così tanto e ti piace dormire.
Io dormo tanto quando non sono felice.
Chissà se da grande vestirò come te.
Tu da giovane a parte le scarpe vestivi come me.
Chissà se hai mai pensato di non farcela.
Di voler tornare indietro.
Chissà se come me pensi tutti i giorni che senza di te non ce la farei.

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