giovedì 28 aprile 2016

bene bene va bene

Tocca a me?! Ah mi tocca eh mi tocca…

E a chi non piace essere toccati!
È l’unica cosa che non possiamo evitare di fare… toccare!

Se teniamo le mani in aria tocchiamo l’aria!
Se le teniamo in tasca tocchiamo le tasche e così se stiamo mano nella mano … e poi le chiappe le vostre chiappone chiappette chiappine ora in questo momento si stanno toccando tra di loro!
Ah! Bello toccare !

Che poi ci piace anche toccare il fondo… che dico io ma cos’avrà di così speciale questo fondo? Che siamo sempre lì a ravanare ravanare…
Bè certo è un buco nero e a chi non piacciono i buchi neri! Tutti hanno un buco nero! Le più fortunate ne hanno 2!!

In fondo ognuno ha un fondo da toccare… in fondo..
Volete sapere com’è il mio fondo?
Il mio fondo in fondo non è stupido … piange come un bambino e abbaia come un cucciolo…
In fondo il mio fondo lo tocco e lo ritocco e a chi non piace essere toccati!
Toc toc a chi tocca ? tocca a me? Mi tocca…
Come va? Bene! Bene!
Che non è poi così scontanto… non che io sia contro le cose scontate sarebbe così scontato essere contro qualcosa di scontato che siamo tutti contro qualcosa … tutti contro tutti …il grande gioco della società tutti contro tutti e chi muore prima vince!
Che muore prima vince
I morti vincono sempre
E chi li ammazza più a quelli….

Come sto? Bene! Bene! E non è così scontato… non è scontato svegliarsi al mattino… (tiè)
È più scontato la sera andare a dormire perché la sera si è stanchi è più scontato essere stanche che svegliarsi…svegliarsi uno si sveglia se si sveglia..
Ma non è così scontato
Non che io sia contro le cose scontate…
Sarebbe così scontato essere contro qualcosa di scontato.

Che uno si sveglia la mattino e pensa che lo farà per sempre e per sempre la barba il dopobarba la colazione la brioche il caricabatterie l’agenda per gli appuntamenti, il pc il wc il profilo le foto e sono bella sono brutta gli piaccio le piaccio mi piacci vi piaccio… e mi ama mi amerà e scoperò scoperò l’orospoco…
L’oroscopo

E non dire che è scontato l’oroscopo che siamo tutti contro qualcosa di scontato a parte contro l’oroscopo!


sta faccia

Facce
Che facce
Quante facce  Face
 Face sfaccimm’ ..sfasciate facce affacci facciate … Eh…che che faccio?
Con ste facce?
Con sta faccia che faccio?
Eh.. se si potesse cabbiare il volto alla faccia io lo farei…lo farei sfaccettato ci metterei 4 facce e svolterei svolterei il volto in 4 !
Una frontale due laterali e una di dietro
Quella frontale e bè è una faccia sfacciata è schietta è gioconda è frontale sfrontata!
Quelle laterali?
Una di destra una di sinistra.. sono entrambe contratte contrite stupite stupite’
Invece quella di dietro?
Quella faccia quella di dietro guarda indietro…
È malinconica …
Come quando si viaggia in treno  in senso contrario al viaggio …in treno
: benvenuti nelle ff ferrovie dell stato ..vi ricordiamo che al centro vagone troverete pizzette e patatine  senza aggiunta di olio di plama… e bevande calde fredde e liofilizzate senza aggiunta di acqua del gange e ci scusiamo preventivamente per il ritardo di circa 187 minuti sulla tabella di marcia …marciam marciam… ops scusate …vi ricordo inoltre che per chiedere il rimborso causa ritardo potete compilare le 149 pagine sull’apposito sito …grazie!

Tu tu tu tu tu tu tu
Così la mia faccia di dietro viaggia in senso contrario al viaggio … e vede da dove parte non dove arriva!
E tutto diventa più piccolo… sempre più piccolo…case strade palazzi città… persone diventano piccolissime….puntini…. lineee sottoli….
Sappiamo da dove  partiamo e non dove arriviamo…
Arrivo!
Un attimo arrivo!
Vediamo la partenza non l’arrivo… arrivo!
Un attimo devo salutare!
Arrivo!
Ciao… 12 anni : primo bacino
Ciao… 13 anni : prima limonata…
Arrivo!
Ciao 14 anni : primo 3 in matematica
Ciao : 18 anni primo viaggio da sola
Ciao 37 anni ah… eccomi!
Arrivo!
Si certo!
 Arrivo 38 arrivo 39 .. 40… arrivo….. arrrivooooooooo


Non tutti sono Tu

No
Non sono filippo timi
Mi dispiace ma non lo sono
Non sono un uomo né una donna
Sono un semplice Io
Io – io -
Un Io come la maggior parte di voi!
Spero..
Io amo gli Io!

Non tutti sono  : Io 
molti  solo :  Altri

È facile scoprire chi sono gli altri !
 Soprattutto quando gli altri parlano di Loro :

usano frasi tipo : ci scommetto che saranno stati Loro!
-     Loro hanno un'altra cultura…
-     _ ma che ne sanno Loro di come si vive
-     di Loro non ci dobbiamo fidare
-      questo paese non è Loro
-     hanno un odore diverso loro
-     in classe Loro sono i più faticosi
-     Loro urlano quando parlano al telefono
-     Cuciniamo un piatto delle loro parti?
-     Le notizie sono piene di Loro
-     Oramai sono loro a comandare
-     Non c’è più lavoro per colpa Loro
-     Hanno occupato tutti i nostri spazi loro

E così…

Io invece sono Io e a volte mi piace essere un Tu perché tu mi guardi negli occhi
Perché mi sorridi tu

Tu sei così perfetto/a
Hai “ l’Aria” dalla tua parte e hai : gusti che gusti…
e poi sei pieno/a di occhi
e sorrisi spalmati su tutto il volto!
E lo sai …?  il cielo è tutto tuo! prendilo è tutto tuo perché tu sei tu
E spesso io sono tu  ogni volta che ti commuovi davanti ad una crepa a forma di ufo o di elefante o di bignè
Sono tu
Ogni volta che decidi di saltellare invece che camminare .. sono tu
Sono tu quando confondi i sogni con la realtà
Quando ti incazzi senza motivo e mandi affanculo il tuo vicino
Sono Tu quando credi ancora che esistano i Mammoth e i brontosauri … sono tu quando dici una cazzata e te ne vergongni!
E sono sempre tu quando ti scappa da ridere da sola per strada se viene a galla un ricordo e poi forse piangi se quel ricordo è lontano
E poi sorridi e poi sbuffi …
E ti senti scemo/a

Sono tu quando cerchi una panchina al sole e poi all’ombra e poi al sole e poi all’ombra e poi torni a casa stanco di cercare
Sono tu quando sei indeciso se mangiare le fragole con il limone o con lo zucchero o con il cioccolato
Tu sono tu ogni volta che chiudo gli occhi e non ricordo com’è fatto il mio viso!

Sono tu con gli amici ! tanti tu tanti tu tu tu tu
Siamo Io e siete Tu e sono Tu e siete Io


E siamo decisamente meno di quello che saremmo… se solo ci fossero più tu e mono “loro”!!!



venerdì 28 agosto 2015

50 in un Tir e 51 in mare

50 nella stiva di un Tir e 51 in mare


Ho più di tutto.
Ho davvero tutto.
Materiale e immateriale.
Ho persino una barca e il senso dell’umor e ho anche un nonno di 92 anni.
Ho tutto davvero.
Ho anche più di tutto.
Il lavoro? Anche… un mese si e uno no ma è tanto.

Ed è questo “tutto” che mi rende complice della guerra silenziosa di ogni giorno.
Una guerra di rabbia che riesuma il razzismo.
La guerra tra poveri che usa armi avvilenti.
Usa le parole sui social , quelle parole di astio .
Frasi contro le razze umane, mascherate da frasi di buonismo e comprensione, borbottate tra un ombrellone e l’altro, tra un drink e un piatto di frutta fresca.
Recriminazioni e sguardi di pietà si alternano come un peeling e un massaggio drenante.

Razze…
Bastardi o di razza.

Ho tutto.
Ho davvero tutto.
Persino creme anti rughe e la possibilità di scegliere cosa mangiare, ho tutto. Anche più di tutto.

Anche il cinema all’aperto e i soldi nel portafoglio e le monete per il parcheggio e per i lavavetri che un giorno odiamo e il giorno dopo compatiamo.
Compa’-ti-amo!

Ho molte paia di scarpe e denti bianchi e progetti.
E non sono mai entrata nella stiva di un Tir con altre cinquanta persone che scappano da una guerra e poi soffocano in autostrada tutte insieme in un Tir , nella stiva di un Tir.
E muoiono con gli occhi pieni del luogo da cui sono scappate, la loro terra, i loro familiari, e scartano tra i ricordi quelli più belli per morire con loro.
Nella stiva di un Tir in cinquanta abbandonati in autostrada.
Mentre altre cinquantuno persone su una barca, sotto una barca.
Non la mia barca, non il motoscafo del vicino o la barca a vela del proprietario della casa di fianco o il gommone bianco di dieci metri del milanese. No.
Un barcone capovolto.
E sotto altre cinquantuno persone che ingoiano acqua buia, perché il buio deve fare davvero paura quando nel mare aperto non c’è luce nessuna luce nessuna speranza e l’acqua gonfia, uccide, ed è gelida di notte lontano da qualsiasi riva di qualsiasi stato con le solite dogane .
Il mare accoglie e non restituisce.

Ho davvero tutto, anche la possibilità di lamentarmi .
E mi lamento.
Di tutto.

E non posso che ripetermi in testa una frase: abbiamo il dovere di essere felici, la responsabilità di esserlo. Noi che abbiamo tutto.

Eppure.

Mi sento così misera.

Sorriderò per voi 101


Fanculo capi di stato Fanculo esseri umani che limitate gli spazi e attribuite nomi a pezzi di terra, del pianeta Terra.


L’illusione continua fino ad un certo punto poi finisce e si muore.

Tutti.

venerdì 17 luglio 2015

Lui? - brevi racconti asessuali

Lui?

Nelle case c’erano sempre troppi rumori.
Troppe voci. Troppe case.
Una famiglia rumorosa.
Lui non era come lo descrivevano a ogni pranzo a ogni festività, eppure sorrideva e annuiva. Lui non era un uomo.
Gli piaceva nascondersi in abiti morbidi sotto capelli puliti e scarpe comode.
Gli piaceva, di nascosto anche da se stesso, sfogliare i settimanali di moda e osservare le pubblicità nei minimi particolari dal nome del fotografo, al brand al nome del modello e della modella.
Così con una inutilità precisissima .
Gli piaceva l’ombra in spiaggia.
L’acqua scivolare tra le pietre.
Non era di certo un tipo allegro e simpatico.
Suo fratello maggiore era un portento, un vulcano di energia, un comico.
Tutte le ragazze gli stavano intorno e ridevano e lo abbracciavano e lo cercavano.
Suo fratello era pura vita.
Lui la vita la osservava.
La pelle, la sua pelle, così trasparente, e le mani morbide senza segni.
Suo padre era stato un medico generico, un ometto con gli occhiali e la riga di lato.
Lui non aveva studiato molto, leggeva ma ogni libro lo dimenticava subito dopo averlo letto.
Sosteneva di avere un problema serio al cervello nella zona della memoria. Nel lobo temporale…del tempo.
In realtà non aveva la ben che minima voglia di affezionarsi a nulla e a nessuno.
Sognava di essere l’opposto di quello che era, di avere muscoli e peli e barba e di essere sporco e puzzolente.
Di tatuarsi tutto il corpo, e avere i segni dell’abbronzatura tra le dita dei piedi, nelle infradito.
E invece sentiva di essere destinato a somigliare al padre. Un ometto composto.
Suo fratello a volte tornava da qualche partita di calcio o di basket sudato e affaticato .
Lui in piscina nemmeno sudava.
Si chiedeva a quale orientamento di genere appartenesse.
Ma Lui non aveva neanche il senso dell’orientamento.
Sarebbe stato facile anche solo averla una sessualità , una qualsiasi.
E invece stava lì a contemplare ciò che non era.
E ciò che non sarebbe mai stato.
Le uniche volte in cui si sentiva un animale era quando faceva l’amore.
Raramente.
Perdeva completamente la percezione di avere un corpo che non era esattamente il suo.
Si accorgeva vergognandosene che faceva sesso per possedere altri corpi e mettere da parte il suo indesiderato corpo perfetto.
Perfetto per altri.
Le ragazze gli dicevano che era come una scultura di sabbia.
E a lui queste affermazioni provocavano nausea.
Dov’era andato a finire il suo testosterone?
Aveva provato ad essere più trasandato ma lo paragonavano con tenerezza a qualche musicista grunge finto straccione.
Non c’era verità nei suoi travestimenti non aveva mai pensato di spararsi in testa né di spaccare chitarre su palchi affumicati in paesi di provincia con la nebbia.
La musica la usava come colonna sonora nei viaggi.
Lunghissimi viaggi in macchina.
Da solo.
Guidare per ore e ore era un altro modo per sentirsi fuori da se’.
Alla continua ricerca di distrazioni da se stesso.
La droga no, non poteva andare bene.
La droga usa chimicamente il corpo e il suo corpo non doveva esserci.
Odiava avere i bisogni del corpo, bere pisciare cacare e mangiare.
Odiava anche sentirsi così psicopatico.
Si annoiava della compagnia di se stesso perciò osservava il resto.
Suo fratello era un calzino rivoltato ,tutto proteso verso l’esterno in chiacchiere urla risate e racconti e sudava e correva e non stava mai fermo, suo fratello.
Aveva studiato anche le forme di energie , quelle cazzate sulle varie tipologie di energie che emettono gli umani .
Se l’energia si potesse comprare scambiare cambiare allora si che sarebbe interessante, ma se uno nasce affetto da energia introspettiva malinconica e nevrotica non può barattare nient’altro che silenzi.
Quella mattina era deciso, voleva prendere appuntamento con un tatuatore e farsi tatuare qualcosa, qualsiasi cosa sul petto.
Origami.
Qualcosa di delicato.
Anzi no , no, un elemento chimico un parallelepipedo una roba piena di spigoli oppure un cubo nero.
Ma a chi la dava a bere.
Che noia la sua finzione verso l’apparire.
Non esisteva non era vivo non poteva esserlo altrimenti qualcuno lo avrebbe coinvolto in qualche esperienza ludico/sportiva .
E mentre pensava a queste cazzate si rese conto di quanto fosse vittima di una superbia incontrollabile .
Fuori nel mondo c’erano le solite infinite guerre i soliti stronzi capi di stato e la solita merda del potere .. e lui non faceva che pensare a come cambiare se stesso in funzione di qualcun altro che manco conosceva.
Continuò a leggere l’ultimo romanzo , si fece una doccia e prese la macchina . Calcolando che avrebbe fatto  circa 132 km andata e ritorno.
E che sarebbe rientrato entro la mezzanotte.

Da solo.