Delicatamente banale e innocentemente inutile
Ipotesi teorica non sintetica sull’importanza di svegliarsi
al mattino
È una certezza svegliarsi al mattino.
No che non lo è, si che lo è, no non lo è . ok mettiamo che
lo sia. Ma anche no.
E’ una ipotesi quella di svegliarsi al mattino.
Con calma di fretta con il piede giusto o quello sbagliato
con la pipì urgente o la fame atavica con la gola secca e l’alito inumano con
la voglia di caffè o addirittura di sigaretta con il pene in erezione o il
rumore assordante del citofono di uno che vuole “il tiro” per metterti “in buca”
la pubblicità di nuovi store a tutto un euro dove trovare l’ultimo imperdibile portachiavi
che ti dice dove hai messo le chiavi se hai perso le chiavi se no non te lo
dice ma se le hai perse lontano da te lo dirà a qualcun altro che ha perso le
chiavi anche se non le ha perse davvero
ma comunque le chiavi si sentiranno perse e urleranno alla perdizione.
È una certezza,dicevo, svegliarsi al mattino.
No no non è una certezza ma anche si ma anche no ma mettiamo
che lo sia.
È una ipotesi probabile quella di svegliarsi al mattino, ma
come questa ci sono altrettanto molteplici forme di ipotesi probabili.
Per esempio potrebbe essere probabile l’ipotesi di uscire di
casa.
A piedi, in auto, in bus, a cavallo o col cane al
guinzaglio, da soli o in compagnia, velocemente o lentamente, con scarpe comode
o tacchi alti o dimenticarsi le scarpe ed uscire con le babuccie quelle di
ciniglia con i gommini sotto il piede che stando in casa raccattano polvere
creando un doppio strado di soffice morbidezza altro che la carta igienica che
invece ti lacera l’ano giorno dopo giorno e uno si chiede perché mai un cucciolo
di labrador avrebbe accettato di fare da testimonial per la carta igienica.
Potrebbe essere probabile l’ipotesi di uscire di casa come
anche quella di uscire da altro.
Andare fuori di se uscire dalla vita di qualcuno uscire dal
locale pieno di fumo o dalla chiesa piena di santi uscire fuori dall’inferno
quando passa la ferita si esce fuori dal periodo nero o buoi , uscire dal
periodo di una frase o dal periodo di una stagione : l’estate sta finendo e un
anno se ne va, uscire dagli anni anno dopo anno. Uscire dal portone dalla porta
del cunicolo dalla finestra e … cadere giù morire e non uscire più.
A qual punto non ci si sveglierebbe più neanche al mattino.
Potrebbe essere probabile l’ipotesi di rientrare dopo che si
è usciti o di tornare dopo che si è andati via o di rincasare o addirittura di restare.
Restare … restare come ipotesi quella di restare è la più
difficile da decifrare.
È un ipotesi ardua non è per niente una certezza quella di
restare.
Restare immobili a guardare il cielo o il soffitto o le
pareti che quando ci sei tu qui con me questa stanza non ha più pareti ma
alberi e restare a guardare gli alberi e restare dove si decide di stare o
restare fermi immobili per giocare meglio a un due tre stella o restare
paralizzati dalla paura o dall’indecisione o restare insieme perché ci sarà un perché
o restare in un posto invece che in un altro perché l’altro è troppo freddo o
troppo caldo o troppo lontano o troppo diverso e restare indifferenti a tutto,
a tutto questo, alle parole restare in
silenzio per ore e ore e restare nel letto al mattino e decidere di non
svegliarsi per creare l’antitesi dell’ipotesi
probabile che al mattino ci si possa svegliare ancora.
Un'altra ipotesi probabile potrebbe essere quella di provare
e riprovare.
Provare non è definitivo è solo una prova.
Provare a sentire cosa dicono gli altri, ci provo ma non
capisco ? provare a capire. Provando e riprovando si potrebbe riuscire a capire
cosa dicono gli altri cosa chiedono di cosa si lamentano se ridono perché ridono
? provare a capire piano senza fretta con la pratica con l’esercizio. Provare l’esercizio
per provare a capire gli altri e se l’esercizio non funziona provarne un altro.
Esercitarsi però, come per i muscoli che se non si usano marciscono come il
sudore che se non si suda ci si riempie di tossine e si comincia a tossire e ci
si ammala e si è costretti a restare a letto da soli perché si diventa contagiosi
e allora si che si sta soli e allora si che non c’è più bisogno di ascoltare
gli altri e allora si che non c’è più bisogno di provare a sentire di provare e
riprovare a capire cosa dicono e perché ridono e di cosa si lamentano gli
altri.
Un ipotesi probabile è anche quella di stare soli ma è poco
probabile questa ipotesi perché per quanto tu voglia stare solo solo non sarai
. se solo ci fosse una possibilità si potrebbe provare ma non sei solo se hai
dei vicini di casa se vai a fare la spesa se passeggi tra altri soli che soli
non sono se hai un insegnante o un avvocato o un medico o se vai al bar o se
lavori con un capo e il suo superiore e il tuo collega e il suo capo con il suo
superiore e non sei solo se usi l’energia elettrica o l’acqua che c’è qualcuno
che lavora per te che ti fa arrivare la luce che se fossi solo tu la luce non
la vedresti … segui la luce segui la luce ti direbbe una voce dall’oltretomba
che se sei solo puoi seguire solo quel tipo di luce quella ovattata come nelle
fiction della tv che sembrano tutti belli e senza rughe e invece sono solo
opacizzati o immersi nella nebbia.
Quella di stare soli è un ipotesi poco probabile ma non lo è
il contrario ! l’ipotesi di essere sempre affollati.
Folla di rumori continuativi
di musica folla di auto e del camion dell’immondizia di notte che passa
verso le tre con le sue luci gialle strobo creando quell’illusione di :
finalmente gli ufo o meglio extraterrestri si sono accorti di me e mi portano
via ! la stessa cosa non vale per gli extracomunitari, loro non mi portano via
ma mi portano tantissime rose ogni sera che carini … una folla di rose che
follia. L’ipotesi del sovraffollamento delle catastrofi ambientali per sfollare
la crosta terrestre e la folla di opinioni a tal proposito e la folla di sensi
di colpa e di paure e la folla di lacrime e di indecenza civile affollati da
sensi comuni e da cattive preghiere.
Una folla di fatti da affrontare che nessuno affronta più.
Folla di sfollati e di fottuti fraintendimenti e di
incertezze razziali e folle folle folle di paure e di violentissima ignoranza.
Una folla che spinge per far capire quanto possa essere violenta l’ignoranza !
Non spingete ! mettetevi in fila! C’ero prima io! Fatemi passare
permesso permesso! Soffoco!! In fila! Stia in fila e aspetti il suo turno! Rispettate
la fila si crea più folla nel disordine!! Un po di civiltà! In fila indiana! Quanto
sono civili gli indiani!
Una folla che spinge per far capire quanto possa essere
violenta l’ignoranza.
Ignorare .
È un ipotesi troppo probabile quella di ignorare.
Troppo troppo facile troppo probabilistica questa ipotesi
dell’ignorare!
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